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Carcinoma a piccole cellule della vescica
Definizione della malattia
Il carcinoma a piccole cellule della vescica (SCCB) è un tumore neuroendocrino dell'epitelio della vescica scarsamente differenziato, molto raro, clinicamente caratterizzato da ematuria e/o disuria e con un decorso molto aggressivo.
ORPHA:284400
Livello di Classificazione: Malattia- Sinonimo/i
:
- Cancro a piccole cellule della vescica
- Carcinoma a piccole cellule della vescica urinaria
- Carcinoma neuroendocrino scarsamente differenziato della vescica
- SCCB
- Prevalenza: <1 / 1 000 000
- Trasmissione: Non applicabile
- Età di esordio: Età adulta
- ICD-10: C67.0 C67.1 C67.2 C67.3 C67.4 C67.5 C67.6 C67.7 C67.8 C67.9
- ICD-11: 2C13.Y
- OMIM: -
- UMLS: C1332564
- MeSH: -
- GARD: 11923
- MedDRA: -
Riassunto
Dati epidemiologici
Il SCCB è estremamente raro, con un'incidenza annuale inferiore di 1-9/1.000.000. A partire dal 1980, sono stati descritti meno di 1.500 casi. Il profilo demografico del SCCB è simile a quello dei pazienti con carcinoma vescicale a cellule transizionali (TCC). Per la maggior parte i pazienti sono maschi, con un rapporto maschi/femmine di 5:1 (intervallo compreso tra 1:1 e 16:1). La stragrande maggioranza dei casi è stato descritto nella popolazione caucasica.
Descrizione clinica
Gran parte della conoscenza sul SCCB si basa sugli studi retrospettivi e solo su alcuni studi prospettici. L'età media alla diagnosi è di 67 anni (intervallo tra i 32 e i 91 anni). Le caratteristiche cliniche del SCCB sono simili a quelle del TCC e rispecchiano la presenza della massa tumorale. I sintomi principali sono l'ematuria (nel 63-88% dei casi) e la disuria come secondo sintomo più frequente. Sono presenti occasionalmente l'ostruzione urinaria, il dolore addominale, l'infezione delle vie urinarie e la perdita di peso. Il SCCB insorge in concomitanza con altri carcinomi e spesso si associa ad altre forme istologiche di carcinoma della vescica: il TCC, l'adenocarcinoma e il carcinoma a cellule squamose. Si ritiene che il SCCB abbia comunemente un alto potenziale metastatico. Sono stati riportati anche casi rari di sindromi paraneoplastiche, compresa la secrezione ectopica di ACTH e l'ipercalcemia.
Dati eziologici
L'eziologia della malattia non è nota, ma si ritiene che il meccanismo più verosimile sia un'anomalia delle cellule staminali multipotenti. Nel 65-79% dei casi, l'anamnesi è positiva per l'uso voluttuario delle sigarette.
Metodi diagnostici
L'istologia e l'immunoistochimica rivelano un tumore non distinguibile dal cancro polmonare a piccole cellule (SCLC; si veda questo termine). La diagnosi di SCCB si basa principalmente sui dati istopatologici ottenuti con la cistoscopia e con la resezione transuretrale del tumore vescicale. La colorazione con l'immunochimica è utile per stabilire la diagnosi. La microscopia ottica rivela cellule concentrate con un citoplasma scarso contenente pochi organelli. I tumori sono composti da reti di piccole cellule maligne rotondeggianti, con nuclei picnotici rotondi od ovali e persino con cromatina dispersa tipo "sale e pepe". Più del 95% dei casi di SCCB è diagnosticato allo stadio T2 con invasione del muscolo o addirittura in stadi più avanzati.
Diagnosi differenziale
La diagnosi differenziale si pone con l'invasione diretta alla vescica del SCC prostatico, con il SCC metastatico di altra origine, di solito dal polmone, e con il linfoma primario della vescica.
Presa in carico e trattamento
Il sistema di stadiazione utilizzato è il TNM-staging del carcinoma della vescica a cellule transizionali. Il trattamento segue quello del SCLC. Tuttavia, molti pazienti con SCCB sono sottoposti a resezioni radicali, che raramente si eseguono nelle SCLC. I pazienti con una malattia resecabile chirurgicamente dovrebbero essere presi in carico con terapie multimodali che associano la chemioterapia, la chirurgia e/o la radioterapia. La sequenza terapeutica più efficace è un ciclo di chemioterapia neoadiuvante che utilizza quattro chemioterapici, seguita dalla cistectomia radicale. I pazienti con una malattia non rimovibile chirurgicamente dovrebbero essere trattati con la chemioterapia palliativa, basata su protocolli simili a quelli utilizzati nei tumori neuroendocrini, che comprendono un farmaco a base di platino (cisplatino). Negli stadi III/IV del SCC vescicale si dovrebbe prendere in considerazione l'irradiazione profilattica del cranio.
Prognosi
La prognosi della malattia è sfavorevole, soprattutto nei casi di carcinoma a piccole cellule pure.
Un testo su questa malattia è disponibile in Deutsch (2012) English (2012) Español (2012) Français (2012) Nederlands (2012) Português (2012)
Informazioni dettagliate
Linee guida
- Linee guida di buona pratica clinica
- Deutsch (2016) - AWMF
Articoli di revisione sulla malattia
- Articolo di revisione
- English (2011) - Orphanet J Rare Dis


Informazioni supplementari