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Sindrome di Bloom
Definizione della malattia
La sindrome di Bloom è una malattia rara caratterizzata da ritardo della crescita pre- e postnatale, eritema telangectasico sul viso e sulle altre zone esposte al sole, insulino-resistenza e predisposizione ai tumori ricorrenti e ad esordio precoce in diversi organi.
ORPHA:125
Livello di Classificazione: MalattiaRiassunto
Dati epidemiologici
La prevalenza complessiva della sindrome di Bloom (BSyn) non è nota, ma nella popolazione degli ebrei askenaziti è stimata in circa 1/ 48.000. Circa 1 persona su 100 di origine ebraica askenazita presenta una mutazione del fondatore nota come BLMash. Sono state individuate mutazioni del fondatore anche nelle popolazioni slave e ispaniche.
Descrizione clinica
I pazienti presentano un deficit della crescita proporzionato ad esordio prenatale (il peso medio alla nascita è 1.757 g), che persiste tutta la vita (con un'altezza adulta media di 149 cm nei maschi e 138 cm nelle femmine). I pazienti presentano dolicocefalia, viso stretto, naso e orecchie prominenti e ipoplasia malare e mandibolare. Il tessuto adiposo sottocutaneo è distribuito in maniera non uniforme. L'eritema telangectasico esordisce durante il primo o secondo anno di vita, si localizza sul viso (in particolare sulle guance), sul dorso delle mani e sulle zone esposte al sole. Spesso sono presenti macchie caffè-latte e lesioni cutanee ipopigmentate. Di solito i bambini si alimentano lentamente, hanno scarso appetito e la varietà degli alimenti di cui si nutrono è limitata. Malgrado gli interventi nutrizionali, l'aumento del peso è modesto e raramente i bambini hanno una crescita normale. Uno dei segni clinici principali della malattia è la marcata predisposizione ai tumori, con una distribuzione simile a quella della popolazione generale, ma con un'insorgenza molto più precoce. Coloro che sopravvivono a un primo tumore possono svilupparne altri nel corso della vita. La maggior parte dei pazienti maschi presenta azoospermia o marcata oligospermia, mentre le femmine spesso sono fertili ma vanno incontro ad una menopausa precoce.
Dati eziologici
La trasmissione è autosomica recessiva. Il gene BLM codifica per un'elicasi RecQ che forma un complesso con altre due proteine, la DNA topoisomerasi IIIα e RMI. Gli eterozigoti per BLM sono sani e non presentano i segni clinici della malattia.
Metodi diagnostici
La diagnosi viene ipotizzata sulla base dei segni clinici caratteristici ed è confermata dai test molecolari che premettono di individuare le varianti bialleliche patogenetiche nel gene BLM.
Diagnosi differenziale
La diagnosi differenziale si pone con l'anemia di Fanconi, la sindrome di Silver-Russell e di Rothmund-Thomson, l'atassia-telangectasia e la sindrome da rotture cromosomiche di Nijmegen. Inoltre, è necessario escludere altre malattie: l'instabilità genomica mediata da RECQ 1, l'instabilità genomica mediata da RECQ 2, la microcefalia, il ritardo della crescita e l'aumento degli scambi tra cromatidi fratelli 2.
Diagnosi prenatale
La diagnosi prenatale è possibile nelle gravidanze a rischio con le analisi citogenetiche (SCE) o molecolari (sequenziamento di BLM e individuazione delle delezioni/duplicazioni) sulle cellule fetali ottenute mediante amniocentesi o prelievo dei villi coriali. La tecnica diagnostica d'elezione rimane l'analisi molecolare.
Consulenza genetica
La trasmissione è autosomica recessiva. Si raccomanda la consulenza genetica alle coppie portatrici della mutazione patogenetica per informarle della probabilità del 25% di trasmettere la malattia ai figli.
Presa in carico e trattamento
La presa in carico è sintomatica. Nei neonati il latte artificiale ad alto tenore calorico può favorire l'aumento del peso e la crescita. Sebbene il trattamento con l'ormone della crescita possa migliorare la crescita lineare, molti medici preferiscono non prescriverlo per via dei casi di tumore ad esordio precoce osservati in alcuni bambini trattati. La terapia antibiotica standard è utile per trattare le infezioni. Se i livelli delle immunoglobuline nel siero sono bassi e i pazienti presentano infezioni ricorrenti, è possibile prendere in considerazione una terapia a base di immunoglobuline per endovena o via sottocutanea. Per ridurre il rischio di eritemi solari, si raccomanda di proteggere la cute coprendola in caso di esposizione al sole e utilizzando creme solari ad ampio spettro con protezione minima 30 SPF. Sono state pubblicare diverse raccomandazioni per il follow-up dei pazienti, comprese linee guida per il monitoraggio oncologico. In ragione dell'ipersensibilità dei pazienti alla chemioterapia, si raccomanda la riduzione del dosaggio e/o della durata della terapia, che inizialmente consiste nel 50% del dosaggio basato sul peso. Si raccomanda di fare attenzione nell'uso delle radiazioni ionizzanti o degli agenti alchilanti, in particolare il busulfan, la ciclofosfamide e il melfalan.
Prognosi
L'elevata occorrenza di tumori riduce l'aspettativa di vita. L'aspettativa di vita mediana complessiva è di circa 30 anni; i tumori e le relative complicanze sono la principale causa di morte.
Un testo su questa malattia è disponibile in Deutsch (2019) English (2019) Español (2019) Français (2019) Nederlands (2019) Hebrew (2020, pdf) Slovak (2004, pdf) Polski (2014, pdf) Russian (2014, pdf)
Informazioni dettagliate
Linee guida
- Linee guida di buona pratica clinica
- Français (2022) - PNDS
- Français (2022) - PNDS
Articoli di revisione sulla malattia
- Articolo di genetica clinica
- English (2019) - GeneReviews


Informazioni supplementari