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Gangliosidosi GM1
Definizione della malattia
La gangliosidosi GM1 è una rara malattia da deposito lisosomiale caratterizzata, dal punto di vista biochimico, da riduzione dell'attività della beta-galattosidasi e, dal punto di vista clinico, da un'ampia gamma di segni neuroviscerali, oculari e da dismorfismi.
ORPHA:354
Livello di Classificazione: MalattiaRiassunto
Dati epidemiologici
La malattia è pan-etnica, anche se la prevalenza mondiale non è nota. La prevalenza alla nascita è stimata in circa 1:100.000-200.000 nati vivi. È stata osservata una prevalenza elevata a Malta e in Brasile, nella popolazione cipriota e nelle popolazioni Rom.
Descrizione clinica
In base all'età di esordio, sono stati identificati tre tipi di gangliosidosi GM1: una forma grave infantile a progressione rapida, che esordisce prima dei 6 mesi di vita (gangliosidosi GM1 tipo 1); una forma giovanile o tardo-infantile ad esordio tra i 7 mesi e i 3 anni di vita, con ritardo dello sviluppo motorio e cognitivo (gangliosidosi GM1 tipo 2); e una forma cronica dell'adulto a esordio tra i 3 e i 30 anni (gangliosidosi GM1 tipo 3), caratterizzata primariamente da distonia generalizzata (si vedano questi termini). La gravità della malattia dipende dai livelli di attività della galattosidasi.
Dati eziologici
La malattia è dovuta alle mutazioni del gene GLB1 (3p22.3) che codifica per la beta-galattosidasi. Finora sono state identificate oltre 165 mutazioni. Il deficit dell'attività enzimatica provoca l'accumulo tossico di gangliosidi nei tessuti e, in particolare, nel sistema nervoso centrale (SNC).
Metodi diagnostici
La diagnosi può essere difficile a casa dell'ampio spettro clinico della malattia. Il sospetto clinico si basa sui segni secondari all'accumulo, come i lineamenti facciali grossolani, l'ipertrofia delle gengive, le macule di colore rosso-ciliegia, la visceromegalia, la disostosi e il ritardo psicomotorio. Sono utili test orientativi gli strisci di sangue periferico (che mostrano la presenza di linfociti vacuolizzati) e il dosaggio degli oligosaccaridi nelle urine. L'esame del midollo osseo rivela cellule schiumose simil-Gaucher. La diagnosi è confermata dall'analisi biochimica dell'attività della beta-galattosidasi e/o dai test molecolari. Si deve escludere un difetto combinato secondario di GLB1 e di neuraminidasi (NEU1) (che causano la galattosialidosi; si veda questo termine).
Diagnosi differenziale
La diagnosi differenziale si pone con le mucopolisaccaridosi, le sfingolipidosi e le oligosaccaridosi (si vedano questi termini).
Diagnosi prenatale
Se le mutazioni sono state identificate in un caso indice, la diagnosi prenatale è possibile attraverso il dosaggio dell'attività della beta-galattosidasi e/o l'analisi molecolare di GLB1 sia nei villi coriali che nelle cellule del liquido amniotico.
Consulenza genetica
La gangliosidosi GM1 è una malattia autosomica recessiva. Alle famiglie affette deve essere offerta la consulenza genetica.
Presa in carico e trattamento
Il trattamento dei pazienti affetti da gangliosidosi GM1 è sintomatico e di supporto La terapia mirata a ridurre il substrato è possibile e può essere sperimentata nelle forme ad esordio tardivo.
Prognosi
La prognosi dipende dal tipo di gangliosidosi GM1 ed è estremamente sfavorevole nella forma infantile grave, mentre è variabile nella forma adulta cronica della malattia.
Un testo su questa malattia è disponibile in Deutsch (2012) English (2012) Español (2012) Français (2012) Nederlands (2012) Português (2012) Greek (2012, pdf) Polski (2012, pdf)
Informazioni dettagliate
Articoli di revisione sulla malattia
- Articolo di genetica clinica
- English (2021) - GeneReviews


Informazioni supplementari