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Disormonogenesi tiroidea familiare
ORPHA:95716
Livello di Classificazione: MalattiaRiassunto
La disormonogenesi tiroidea familiare è una forma di ipotiroidismo primitivo congenito (si veda questo termine), un deficit permanente dell'ormone tiroideo presente alla nascita, dovuto ai difetti genetici della sintesi dell'ormone tiroideo. La disormonogenesi tiroidea rappresenta il 10-15% dei casi di ipotiroidismo permanente congenito (si veda questo termine). Il quadro clinico è quello della altre forme di ipotiroidismo congenito (si veda questo termine). Oltre ai segni dell'ipotiroidismo, i pazienti con disormonogenesi possono presentare il gozzo. La disormonogenesi è dovuta ai difetti ereditari nelle tappe della sintesi e della secrezione dell'ormone tiroideo, la maggior parte dei quali è trasmessa con modalità autosomica recessiva, fatta eccezione per uno, che è ereditato in maniera autosomica dominante. Il difetto più comune interessa l'attività della perossidasi tiroidea, causa difetti totali dell'organificazione dello ioduro (TIOD), e può essere causato dalle mutazioni autosomiche dominanti dei geni DUOX2 e DUOX2A (15q15.3, 15q15). Altre anomalie, meno gravi, causano difetti parziali nell'organificazione dello ioduro (PIOD), compresi i difetti nel trasporto del sodio/ioduro, nell'azione della tireoglobulina o un difetto dell'enzima iodotirosina deiodinasi. Nei paesi nei quali sono stati attuati programmi di screening neonatale (con il test per la tiroxina [T4] e per il TSH), la diagnosi viene posta nei neonati in presenza di livelli sierici elevati di TSH e bassi di T4 o T4 libera. Tuttavia, il gozzo è raro nei bambini che hanno effettuato lo screening neonatale. La diagnosi di TIOD si basa sulla captazione tiroidea con iodio radioattivo, seguita dal rilascio di oltre il 90%, dopo somministrazione di perclorato. Possono essere utili i test genetici. Il PIOD si diagnostica in presenza di un rilascio del 50-90% dopo somministrazione di perclorato (la diagnosi può essere confermata dai test genetici). Le diagnosi differenziali si pongono con altre forme di ipotiroidismo congenito (si veda questo termine). La consulenza genetica e la diagnosi prenatale possono essere offerte alle famiglie nelle quali è stato identificato un difetto genetico. La levotiroxina è il trattamento di scelta (dose iniziale 10-15 mcg/kg/die) e ha la finalità di aumentare immediatamente i livelli sierici di T4, oltre i 130 nmol/L (10 ug/dL) nel minore tempo possibile; con queste dosi, i livelli di TSH nel siero di solito si normalizzano in 2-4 settimane. Nel periodo prenatale è necessario effettuare un monitoraggio di laboratorio frequente, per garantire uno sviluppo neurocognitivo ottimale. I livelli sierici di TSH, T4 e T4 libera dovrebbero essere misurati ogni 1-2 mesi nei primi 6 mesi di vita, ogni 3 mesi tra i 6 mesi e i 3 anni e 4 settimane dopo un eventuale cambiamento nel dosaggio della levotiroxina. La prognosi nei neonati trattati precocemente è eccellente, con un QI simile a quello dei fratelli o dei compagni di classe. Lo sviluppo neurocognitivo è interessato in maniera più significativa nei neonati nei quali il trattamento inizia dopo i 30 giorni di vita, il dosaggio della l-tiroxina non è sufficiente, oppure sono affetti dalle forme più gravi di ipotiroidismo.
Informazioni dettagliate
Articolo per i professionisti
- Linee guida per l'anestesia
- Czech (2017, pdf)
- Español (2017, pdf)
- English (2017, pdf)
- Articolo di revisione
- English (2010)
- Guida per il test diagnostico
- Français (2016, pdf)
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