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Febbre streptobacillare da morso di ratto
ORPHA:99905
Livello di Classificazione: Sottotipo della malattia- Sinonimo/i : -
- Prevalenza: Sconosciuto
- Trasmissione: -
- Età di esordio: Qualsiasi età
- ICD-10: A25.1
- ICD-11: 1B90.1
- OMIM: -
- UMLS: -
- MeSH: -
- GARD: -
- MedDRA: -
Riassunto
La febbre da morso di ratto (RBF) con infezione da streptobacillo è una zoonosi sistemica dovuta a un batterio aerobico gram-negativo, Streptobacillus moniliformis, ed è trasmessa all'uomo attraverso i morsi e i graffi dei ratti infetti. La malattia è diffusa in tutto il mondo, ma non è nota l'incidenza esatta. La febbre elevata (superiore ai 40 °C) è il primo segno dell'infezione (2-7 giorni dopo il morso), ed è seguita immediatamente da brividi, cefalea, nausea e vomito. La RBF si associa anche a rash purpurici e morbilliformi sugli arti (in particolare, sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi) e, occasionalmente, a vescicole emorragiche che tendono a desquamare sulle mani e sui piedi. Può essere presente una poliartralgia migratoria delle articolazioni, che, di solito, limita i movimenti. Il morso in genere guarisce velocemente. In rari casi, sono state descritte alcune complicazioni, come l'endocardite, la pericardite, la miocardite, la diarrea e le alterazioni degenerative nei reni e nel fegato. La malattia di solito si contrae attraverso i morsi dei ratti infetti o, meno spesso, attraverso gli ospiti dello Streptobacillus moniliformis (gerbilli, scoiattoli, ecc.). Può essere trasmessa anche con l'ingestione di acqua, latte o cibo contaminati con escrementi di ratto. In questi casi la malattia contratta viene definita la febbre di Haverhill. Lo Streptobacillus moniliformis si concentra in particolare nella faringe dei ratti, ma è stato osservato anche nelle colture di sangue e negli essudati cutanei o artritici. La diagnosi si basa sulla coltura batterica, sul profilo degli acidi grassi ottenuto mediante gascromatografia liquida, sull'identificazione di anticorpi nel sangue (anticorpi agglutinanti che compaiono dopo il decimo giorno) e, in minor misura, sull'identificazione molecolare del batterio. La diagnosi differenziale si pone con la RBF spirillare (Sodoku, si veda questo termine) e con alcune infezioni virali e batteriche (malattia di Lyme, leptospirosi, brucellosi, febbre maculosa delle Montagne Rocciose, malaria, febbre tifoidea [si vedano questi termini], malattie da Streptococcus pyogenes e associate allo Streptococcus pyogenes, infezione da Streptococcus aureus, gonorrea disseminata, meningococcemia, esantemi virali, sifilide secondaria, virus di Epstein-Barr e coxsackievirus). La presa in carico richiede un approccio profilattico (evitare il contatto diretto o indiretto con gli animali ospiti) e terapeutico (trattamento locale e terapia antimicrobica). Il trattamento antibiotico più efficace consiste nella somministrazione della penicillina G ai pazienti non allergici e della tetraciclina e della streptomicina ai pazienti allergici alla penicillina. La prognosi è eccellente se la malattia è trattata. Se non è trattata, la RBF ha un tasso di mortalità del 13%, a causa delle complicazioni.
Un testo su questa malattia è disponibile in Deutsch (2009) English (2009) Español (2009) Français (2009) Nederlands (2009) Português (2009)
Informazioni supplementari