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Tirosinemia, tipo 1
ORPHA:882
Livello di Classificazione: Malattia- Sinonimo/i
:
- Deficit di FAH
- Deficit di fumaril acetoacetasi
- Deficit di fumaril acetoacetato idrolasi
- Tirosinemia epatorenale
- Tirosinemia, tipo I
- Prevalenza: Sconosciuto
- Trasmissione: Autosomica recessiva
- Età di esordio: Qualsiasi età
- ICD-10: E70.2
- OMIM: 276700
- UMLS: C0268490
- MeSH: -
- GARD: 2658
- MedDRA: 10069462
Riassunto
Un testo più recente su questa malattia è disponibile in inglese
La tirosinemia tipo 1 è una disfunzione congenita del metabolismo degli aminoacidi, caratterizzata da sintomi epatorenali. La prevalenza è circa un caso ogni 2 milioni. Nella forma precoce acuta, la malattia esordisce tra i 15 giorni e i 3 mesi di vita, con necrosi epatocellulare accompagnata da vomito, diarrea, ittero, ipoglicemia, edema, ascite e sanguinamento gastronintestinale. La setticemia è una complicazione frequente. La disfunzione del tubulo renale si associa alla perdita di fosfato e a rachitismo ipofosfatemico. La malattia può comparire anche più tardivamente, in associazione con rachitismo vitamina-resistente, da disfunzione del tubulo renale. Se non viene trattata, la forma acuta può causare crisi neurologiche con porfiria, polineurite e distonia, che, in casi eccezionali, possono essere le spie della malattia. Sono frequenti gli epatocarcinomi. La malattia si trasmette con modalità autosomica recessiva ed è dovuta alla mancanza di fumaril-acetoacetato idrolasi (FAH, 15q23-q25), un enzima coinvolto nella distruzione della tiroxina. Il deficit di FAH inibisce la delta aminolevulinico anidrasi, un enzima chiave della sintesi dei porfobilinogeni. La diagnosi viene confermata dalla presenza di un'elevata quantità di acido delta aminolevulinico nelle urine e di un'elevata percentuale di succinil acetone nelle urine, evidenziabile con la gas-cromatografia. Il dosaggio dell'enzima FAH nei fibroblasti può essere utile per la diagnosi. La diagnosi prenatale si basa sull'analisi dei metaboliti, sullo studio enzimatico o sullo screening molecolare nelle famiglie nelle quali è nota la mutazione patogenetica. La terapia si basa sulla somministrazione di nitisinone (NTBC), che l'Unione Europea ha autorizzato alla commercializzazione nel 2005 come farmaco orfano per la cura della tirosinemia tipo 1, in associazione a una dieta con basso apporto proteico, al fine di prevenire la ipertirosinemia. Nonostante la terapia, in alcuni soggetti si sviluppa l'epatocarcinoma (che è caratterizzato dall'aumento dell'alfa fetoproteina): in questi casi si propone il trapianto di fegato.
Informazioni dettagliate
Articolo per il grande pubblico
Articolo per i professionisti
- Informazioni in breve
- Greek (2014, pdf)
- Polski (2014, pdf)
- Linee guida di buona pratica clinica
- English (2013, pdf)
- Articolo di genetica clinica
- English (2017)
Informazioni supplementari