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Omocistinuria da deficit di metilene-tetraidrofolato reduttasi
ORPHA:395
Livello di Classificazione: MalattiaRiassunto
L'omocistinuria da deficit di metilene-tetraidrofolato reduttasi (MTHFR) è una condizione metabolica caratterizzata da sintomi neurologici. La prevalenza non è nota. L'esordio avviene normalmente durante il primo anno di vita con gravi segni neurologici, apnea ricorrente, microcefalia e convulsioni. Non è presente anemia megaloblastica. Alcune forme hanno esordio nell'infanzia, nell'adolescenza o nell'età adulta e si manifestano con regressione mentale, atassia, e, più frequentemente, con disturbi psichiatrici come la schizofrenia che può essere correlata a accidenti cerebrovascolari. Sono stati descritti altri sintomi, come la degenerazione subacuta del midollo spinale. La malattia si trasmette con modalità autosomica recessiva ed è causata da mutazioni nel gene MTHFR (1p36.3). Il deficit di MTHFR altera il metabolismo dell'acido folico a livello intracellulare e impedisce la riduzione del 5-10 metilenetetraidrofolato in 5-metiltetraidrofolato, il donatore del metile per la rimetilazione dell'omocisteina in metionina. Di conseguenza, questa anomalia porta al deficit del metiltetraidrofolato, omocistinuria e ipometioninemia. La diagnosi può essere sospettata con la misurazione degli aminoacidi su cromatografia e dei livelli totali di omocisteina nel plasma che presenta valori>100 micromol/L. Altri marker biologici sono bassi livelli di metiltetraidrofolato sia nel plasma che nel liquido cerebrospinale. La diagnosi è confermata dalla misurazione dell'attività enzimatica nei linfociti o nei fibroblasti. La diagnosi differenziale si pone con altri disturbi della rimetilazione dell'omocisteina. La diagnosi prenatale è possibile con l'analisi molecolare o enzimatica. Il trattamento dei deficit gravi si basa sulla somministrazione di alte doi di betaina, in associazione a metionina, piridossina, vitamina B12 e supplementazione di acido folico o folinico. La prognosi è variabile.
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