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Epidermodisplasia verruciforme
ORPHA:302
Livello di Classificazione: Malattia- Sinonimo/i
:
- Epidermodisplasia verruciforme di Lutz-Lewandowsky
- Sindrome di Lewandowsky-Lutz
- Prevalenza: Sconosciuto
- Trasmissione: Autosomica recessiva
- Età di esordio: Qualsiasi età
- ICD-10: B07
- ICD-11: 1E83
- OMIM: 226400 305350 618231 618267 618309
- UMLS: C0014522
- MeSH: D004819
- GARD: 6357
- MedDRA: 10052339
Riassunto
L'epidermodisplasia verruciforme (EV) è una genodermatosi ereditaria rara, caratterizzata da un'infezione cronica da papillomavirus umano (HPV), che causa lesioni cutanee polimorfe, e da un elevato rischio di sviluppare un tumore cutaneo diverso dal melanoma. La prevalenza esatta dell'EV non è nota; sono stati descritti più di 200 casi. La malattia di solito si presenta nel periodo neonatale (7,5% dei casi), durante l'infanzia (61,5% dei casi) o alla pubertà (22% dei casi), con la comparsa progressiva di papule verrucose piane iperpigmentate o ipopigmentate, placche irregolari di colore marrone-rossastro, lesioni seborroiche cheratosiche e macule simili a quelle della pitiriasi versicolor sul tronco, sul collo, sul viso, sul dorso delle mani e dei piedi (la cute esposta al sole). Le lesioni cutanee possono essere causate dai diversi sottotipi dell'HPV (HPV5 e HPV8 sono stati descritti nell'80% dei casi). Il 30-60% dei pazienti sviluppa carcinomi cutanei diversi dal melanoma, in particolare carcinomi a cellule squamose (CCS), durante la quarta o quinta decade di vita, soprattutto nelle aree esposte al sole. I pazienti con carnagione scura hanno un rischio inferiore di sviluppare un cancro cutaneo. La maggior parte dei CCS sono localizzati; le metastasi sono rare. L'EV può essere dovuta alle mutazioni con perdita di funzione di due geni contigui EVER1/TMC6 o EVER2/TMC8 (17q25.3), che codificano per le proteine di membrana che formano un complesso con il trasportatore proteico dello zinco ZnT-1 nella membrana del reticolo endoplasmatico dei cheratinociti. Le mutazioni di questi geni causano suscettibilità alle infezioni da sottotipi specifici di HPV appartenenti al genere beta, tra cui HPV5, 8, 9, 12, 14, 15, 17, 19-25, 36-38, 47 e 49, che sono ubiquitari e innocui per i soggetti non affetti. In molti casi, la trasmissione è autosomica recessiva. Tuttavia, sono state descritte anche la trasmissione legata all'X e quella autosomica dominante. La diagnosi si basa sul quadro clinico e istologico. La biopsia cutanea mostra lesioni simili alle verruche piane, leggermente ipercheratosiche, ipergranulosi e acantosi dell'epidermide. I cheratinociti degli strati epidermici superficiali si allargano e presentano una vacuolizzazione perinucleare con un caratteristico colore blu-grigio pallido. Gli HPV possono essere identificati nei cheratinociti usando l'ibridazione in situ o l'immunoistochimica, con anticorpi diretti contro l'HPV. Le diagnosi differenziali si pongono con il carcinoma a cellule squamose, l'acrocheratosi verruciforme (si vedano questi termini), la tinea versicolor e la verrucosi generalizzata da causa diversa. Inoltre, è stata descritta una sindrome acquisita, l'epidermodisplasia verruciforme-simile, nei pazienti con immunodeficienza cellulo-mediata , in particolare nei malati di HIV. Sebbene non esista al momento una terapia risolutiva per l'EV, sono stati descritti trattamenti a base di crioterapia, l'uso topico di imiquimod e 5-fluorouracil, i retinoidi per via sistemica, l'interferone alfa e la terapia fotodinamica con acido aminolevulinico. L'escissione chirurgica è il trattamento di scelta per il CCS. Le misure preventive, in particolare evitare l'esposizione al sole e la fotoprotezione, sono fondamentali per una presa in carico adeguata. La prognosi è favorevole in quanto i tumori cutanei hanno un'evoluzione lenta e le metastasi sono rare.
Un testo su questa malattia è disponibile in Deutsch (2010) English (2010) Español (2010) Français (2010) Nederlands (2010) Português (2010) Japanese (2019, pdf) Japanese (2010, pdf)
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