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Rachitismo ipocalcemico dipendente dalla vitamina D
Definizione della malattia
Il rachitismo ipocalcemico dipendente dalla vitamina D (VDDR-I) è un difetto ereditario del metabolismo della vitamina D ad esordio precoce, caratterizzato da grave ipocalcemia che provoca osteomalacia e deformazioni scheletriche da rachitismo e da ipofosfatemia moderata.
ORPHA:289157
Livello di Classificazione: Malattia- Sinonimo/i
:
- Deficit di 1-alfa-idrossilasi
- Dipendenza dalla vitamina D, tipo I
- PDDRI
- Rachitismo con deficit della pseudovitamina D
- Rachitismo dipendente dalla vitamina D, tipo I
- VDDI
- VDDR-I
- Prevalenza: 1-5 / 10 000
- Trasmissione: Autosomica recessiva
- Età di esordio: Infanzia, Neonatal
- ICD-10: E55.0
- OMIM: 264700 600081
- UMLS: C0268689
- MeSH: -
- GARD: -
- MedDRA: -
Riassunto
Dati epidemiologici
La prevalenza alla nascita è stimata in circa 1/2.000. La malattia è più frequente nella popolazione canadese francofona della regione del Saguenay, in Quebec.
Descrizione clinica
La malattia esordisce nel primo anno di vita con ipotonia, tetania, convulsioni, debolezza muscolare e scarsa crescita. I pazienti sviluppano progressivamente deformità da rachitismo (gambe incurvate, rosario rachitico... ). Raramente è presente ipoplasia dello smalto dei denti.
Dati eziologici
La malattia è causata dalle mutazioni inattivanti del gene CYP27B1 (12q14), che codifica per la 1-alfa-idrossilasi che converte il calcidiolo precursore della vitamina D in calcitriolo, il metabolita attivo della vitamina D. Questo difetto della sintesi della vitamina D provoca l'assorbimento intestinale anomalo del calcio e dei fosfati.
Metodi diagnostici
La diagnosi si basa sui segni biochimici e radiologici. I segni radiologici classici del rachitismo sono le anomalie scheletriche a livello dei piatti della crescita e delle ossa metafisarie, l'osteomalacia e l'osteoporosi. I segni biochimici comprendono l'ipocalcemia grave e l'ipofosfatemia moderata. Altre caratteristiche biochimiche comprendono la normalità dei livelli sierici di calcidiolo (25-idrossivitamina D), associati a livelli sierici bassi di calcitriolo (1,25-diidrossivitamina D3), aminoaciduria e concentrazioni periferiche elevate di ormone paratiroideo. La biopsia ossea può rivelare osteomalacia. La diagnosi è confermata dalle analisi molecolari.
Diagnosi differenziale
La diagnosi differenziale si pone con il deficit nutrizionale della vitamina D, il rachitismo resistente alla vitamina D (si veda questo termine) e la displasia ossea.
Consulenza genetica
La trasmissione è autosomica recessiva.
Presa in carico e trattamento
Il trattamento ha l'obiettivo di migliorare la crescita, ripristinare i normali livelli sierici di calcio, fosforo, fosfatasi alcalina e ormone paratiroideo e guarire/prevenire le deformità scheletriche. Consiste nella somministrazione giornaliera di forti dosi di vitamina D e di dosi fisiologiche di calcitriolo. Sono state descritte come complicazioni del trattamento la nefrocalcinosi, l'ipercalciuria e l'ipercalcemia. È perciò necessario programmare un monitoraggio regolare (esame clinico e biochimico, radiografie delle mani, ecografia renale).
Prognosi
In presenza di trattamento, la prognosi è buona.
Informazioni supplementari