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Anemia sideroblastica legata all'X
ORPHA:75563
Livello di Classificazione: MalattiaRiassunto
Un testo più recente su questa malattia è disponibile in inglese
L'anemia sideroblastica legata all'X è di solito un'anemia ipocromica microcitica di gravità variabile, che può rispondere al trattamento con piridossina e acido folico. Si tratta di una malattia rara, descritta solo in 100-200 casi e meno di 100 probandi non erano consanguinei. L'anemia può presentarsi a tutte le età, dalla nascita fino alla nona decade. Si associa a un sovraccarico di ferro negli eritroblasti e nei mitocondri ed è caratterizzata da un aspetto ad anello dei sideroblasti, dopo colorazione al ferro degli strisci di midollo osseo. L'aumento dell'eritropoiesi, inefficace ed espansa, provoca l'aumento dell'assorbimento di ferro a livello del tratto gastrointestinale, con conseguente sovraccarico di ferro. I sintomi sono quelli dell'anemia o del sovraccarico di ferro, come la debolezza, l'affanno, la splenomegalia, le cardiopatie, il pallore, l'affaticamento, le anomalie della funzione epatica, l'iperglicemia, l'intolleranza al glucosio e l'iperpigmentazione cutanea. Alcuni pazienti sono asintomatici e la diagnosi viene posta casualmente attraverso lo screening ematologico o allo studio familiare. È dovuta alla trasmissione o all'insorgenza de novo di mutazioni nel gene che codifica per la forma eritroide della sintasi dell'acido delta amino-acido-levulinico (ALAS2) localizzato sul braccio corto del cromosoma X. Le femmine portatrici di solito non sono affette, anche se un quarto dei probandi è composto da femmine che presentano una distorsione dell'inattivazione del cromosoma X a scapito dell'allele selvatico e quasi la metà delle probande mostra eritrociti macrocitici piuttosto che microcitici, da trasmissione di un allele eterozigote grave/nullo. La diagnosi richiede l'analisi del sangue intero e il conteggio dei reticolociti, la misurazione dei depositi di ferro, l'esclusione della talassemia, la biopsia del midollo osseo e la ricerca delle mutazioni del gene ALAS2. La diagnosi differenziale si pone con gli altri tipi di anemia sideroblastica (si veda questo termine). La maggior parte delle femmine portatrici mostra eritrociti ipocromici, microcitici; tuttavia la consulenza genetica non può basarsi sui soli parametri ematologici ed è richiesta l'analisi del DNA. La diagnosi prenatale è raramente indicata o richiesta. Tuttavia la diagnosi precoce in un bambino può essere di grande beneficio per il trattamento dell'anemia e può evitare il sovraccarico di ferro, che in passato costituiva la principale causa di morte precoce. Il trattamento è sintomatico e comprende il monitoraggio ematologico, la sorveglianza dei livelli di ferro, l'integrazione di piridossina per tutta la vita nei pazienti che rispondono dal punto di vista ematologico e l'integrazione di acido folico. La risposta alla piridossima è variabile e raramente è completa. Occasionalmente può essere effettuata una flebotomia profilattica, per prevenire il sovraccarico di ferro. Se il sovraccarico si è già instaurato, la flebotomia, la chelazione del ferro o una loro combinazione possono essere usate per ridurre i livelli di ferro verso la normalità e possono fare aumentare i livelli dell'emoglobina. In qualche caso possono essere necessariele trasfusioni di sangue, che fanno parte dei programmi di trattamento dei pazienti colpiti dalle forme più gravi. La prognosi è variabile, ma è possibile un'aspettativa di vita normale per i pazienti affetti dall'anemia sensibile alla piridossina con depositi di ferro mantenuti a bassi livelli.
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Test genetici
- Guida per il test diagnostico
- Français (2019, pdf) - ANPGM


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