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Vasculite crioglobulinemica
Definizione della malattia
La crioglobulinemia mista (CM) è una malattia rara multisistemica caratterizzata dalla presenza di immunocomplessi crioprecipitabili circolanti nel siero. Si manifesta clinicamente con una triade caratteristica comprendente porpora, debolezza e artralgia.
ORPHA:91138
Livello di Classificazione: Malattia- Sinonimo/i
:
- Crioglobulinemia essenziale
- Crioglobulinemia mista
- Crioglobulinemia mista essenziale
- Crioglobulinemia primitiva
- MC
- Prevalenza: Sconosciuto
- Trasmissione: Non applicabile
- Età di esordio: Qualsiasi età
- ICD-10: D89.1
- ICD-11: 4A44.90
- OMIM: 123550
- UMLS: C0340992
- MeSH: -
- GARD: 6386
- MedDRA: 10027756
Riassunto
Un testo più recente su questa malattia è disponibile in inglese
Dati epidemiologici
È considerata una malattia rara, anche se la sua prevalenza non è nota. La malattia è più comune nel Sud rispetto al Nord dell'Europa o al Nord America. La prevalenza della CM "essenziale" è stata stimata in circa 1/100.000 (con un rapporto femmina-maschio di 3:1); tuttavia questo termine al momento viene usato solo per indicare una minoranza dei pazienti con CM.
Descrizione clinica
Sono stati descritti due tipi di crioglobulinemia mista: CM tipo II e CM tipo III (si vedano questi termini), che sono classificati in base alle proprietà immunochimiche. Nel tipo II, gli immunocomplessi crioprecipitabili sono composti da IgM monoclonali, l'autoantigene e dalle IgG policlonali, gli autoanticorpi; nel tipo III, gli immunocomplessi sono composti sia dalle IgM policlonali che dalle IgG. La crioglobulinemia tipo I, nota anche semplicemente come crioglobulinemia (si veda questo termine), è costituita da immunoglobuline monoclonali di un solo isotipo ed è una malattia distinta. La CM comporta un coinvolgimento degli organi variabile, che comprende lesioni cutanee (porpora ortostatica, ulcere), epatite cronica, glomerulonefrite con proliferazione delle membrane, neuropatia periferica, vasculite diffusa e, meno frequentemente, polmonite interstiziale e disturbi endocrinologici. Alcuni pazienti possono sviluppare complicazioni tardive, come i tumori maligni dell'apparato linfatico e del fegato. La CM si associa a varie infezioni e malattie immunologiche. Quando è isolata, la CM può essere una malattia distinta, la cosiddetta CM "essenziale".
Dati eziologici
L'eziopatogenesi della CM non è stata chiarita completamente. È stato ipotizzato che l'infezione da virus dell'epatite C (HVC) abbia un ruolo causale, in associazione ad altri fattori genetici e/o ambientali. Inoltre, la CM può associarsi ad altre infezioni o a disturbi immunologici, come l'infezione da virus dell'immunodeficienza umana (HIV) o la sindrome di Sjögren (si veda questo termine).
Metodi diagnostici
Le caratteristiche principali della malattia comprendono la presenza di crioglobuline miste circolanti, i bassi livelli di C4 e la porpora cutanea ortostatica. Il segno patologico caratteristico è la vasculite leucocitoclastica, che interessa i vasi sanguigni di medie dimensioni e, più spesso, quelli di piccole dimensioni.
Diagnosi differenziale
La diagnosi differenziale si pone con varie patologie sistemiche, infettive e neoplastiche, in particolare: l'epatite autoimmune, la sindrome di Sjögren, il linfoma a cellule B (si vedano questi termini) e la poliartrite.
Presa in carico e trattamento
Il trattamento di prima linea della CM si dovrebbe focalizzare sull'eradicamento dell'infezione da HCV, con una terapia antivirale (interferone e ribavirina). Le terapie patogenetiche (immunosoppressori, corticosteroidi, e/o plasmaferesi) da sole, o in associazione/sequenza con antivirali, devono essere adattate ad ogni paziente, in rapporto all'evoluzione ed alla gravità dei segni clinici. Tra i farmaci immunosoppressivi/immunomodulatori, viene sempre maggiormente impiegato l'anti-CD20 (rituximab) nei casi che presentano le complicazioni più gravi (nefropatia, neuropatia, vasculiti gravi ecc.). Si raccomanda il monitoraggio a lungo termine di tutti i pazienti affetti da CM, per garantire una diagnosi tempestiva e il trattamento delle complicazioni che possono portare al decesso.
Prognosi
La prognosi complessiva è meno buona nei pazienti affetti dalle malattie renali, dall'insufficienza epatica, dalla malattia linfoproliferativa e dai tumori maligni.
Informazioni dettagliate
Articolo per il grande pubblico
Articolo per i professionisti
- Informazioni in breve
- Polski (2011, pdf)
- Articolo di revisione
- English (2008)
- Linee guida di buona pratica clinica
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Informazioni supplementari