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Sindrome da aneuploidia variegata in mosaico
Definizione della malattia
La sindrome da aneuploidia variegata in mosaico (MVA) è un'anomalia cromosomica caratterizzata da aneuploidie multiple in mosaico, associate a svariate anomalie fenotipiche e predisposizione ai tumori.
ORPHA:1052
Livello di Classificazione: MalattiaRiassunto
Dati epidemiologici
Finora sono stati descritti 41 casi di MVA.
Descrizione clinica
I segni clinici più comuni sono il ritardo della crescita ad esordio prenatale, la microcefalia, il ritardo dello sviluppo, le anomalie strutturali del sistema nervoso centrale, le anomalie oculari (cataratta, opacità corneali, microftalmia, glaucoma), associati a dismorfismi lievi, come la facies triangolare, la micrognatia e l'epicanto. Altri possibili segni sono l'oligoidramnios, la dilatazione dei ventricoli cerebrali, la malformazione di Dandy-Walker, l'ascite fetale e l'aumento della translucenza nucale. I tumori sono presenti in circa 1/3 dei soggetti. Il tumore di Wilms, il rabdomiosarcoma, la leucemia linfoblastica acuta e il tumore maligno dell'ovaio a cellule della granulosa si manifestano prima dei cinque anni di vita. In un paziente, il carcinoma dell'ampolla di Vater e del colon è stato diagnosticato in età adulta.
Dati eziologici
La MVA è dovuta alla divisione anomala delle cellule, che esita in una disgiunzione aberrante dei cromosomi durante la mitosi, provocando un aumento (>10%) delle cellule aneuploidi. Nei pazienti affetti da MVA, sono state identificate le mutazioni dei geni BUB1B e CEP57. BUB1B codifica per BUBR1, una proteina chiave per il checkpoint del fuso mitotico. CEP57 è una proteina centrosomale implicata nella nucleazione e stabilizzazione dei microtubuli. I pazienti con mutazioni di BUB1B presentano un'incidenza maggiore al tumore (circa 75%). Finora, in nessun paziente con mutazioni di CEP57, sono stati diagnosticati tumori.
Metodi diagnostici
La diagnosi di MVA si basa sulle analisi citogenetiche che evidenziano un'aneuploidia variabile.
Diagnosi differenziale
L'aneuploidia è una caratteristica di alcune sindromi da instabilità cromosomica, come la sindrome di Roberts, l'atassia-telangectasia, lo xeroderma pigmentoso, la sindrome di Bloom, la sindrome di Werner e la sindrome da rotture cromosomiche di Nijmegen. La microcefalia con instabilità cromosomica può essere osservata nell'anemia di Fanconi (si veda questo termine).
Diagnosi prenatale
Il cariotipo può essere esaminato nel feto, mediante amniocentesi o con il prelievo dei villi coriali. È perciò possibile diagnosticare prenatalmente la ricorrenza familiare o individuare i segni ecografici caratteristici della MVA.
Consulenza genetica
La MVA è trasmessa come carattere autosomico recessivo. I genitori di un bambino affetto sono portatori obbligati. Il rischio di ricorrenza nelle fratrie è del 25%. È possibile il test sul portatore nei familiari a rischio dei pazienti con mutazioni bialleliche di BUB1B o CEP57.
Presa in carico e trattamento
La presa in carico clinica dipende dai bisogni specifici dei singoli pazienti (ad esempio, la terapia con ormone della crescita per trattare il ritardo della crescita). Nei casi in cui la sindrome MVA è stata confermata dall'analisi citogenetica e/o sono state identificate le mutazioni di BUB1B, deve essere monitorizzata l'eventuale insorgenza del tumore di Wilms, mediante ecografia renale, ogni tre-quattro mesi, fino ai cinque anni di vita.
Prognosi
La prognosi dipende dalla natura delle malformazioni e dal rischio di tumori maligni.
Informazioni supplementari