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Sindrome del corno occipitale
ORPHA:198
Livello di Classificazione: MalattiaRiassunto
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La sindrome del corno occipitale (OHS) è una forma lieve della malattia di Menkes (MD; si veda questo termine), una sindrome caratterizzata dal progressivo deterioramento neurologico e da anomalie del tessuto connettivo da difetto nel trasporto del rame. La prevalenza esatta non è nota e finora sono stati descritti circa 20 casi. La malattia esordisce tra il periodo neonatale e la prima età adulta. La gravidanza di solito è normale, mentre alla nascita la cute può apparire rugosa e rilassata e possono essere presenti ernie ombelicali o inguinali. Dopo pochi giorni si possono sviluppare ipotermia, ittero, ipotonia e disturbi alimentari. Il primo segno significativo può essere la diarrea intrattabile, i diverticoli vescicali, o le infezioni ricorrenti delle vie urinarie. Lo sviluppo motorio è ritardato a causa dell'ipotonia muscolare e si associa a una goffaggine atipica. La statura è di solito normale, mentre è comune una lieve sproporzione nello sviluppo dei diversi distretti, con tronco lungo e torace e spalle strette, cifosi o scoliosi toraco-lombare e deformità del torace. Le articolazioni sono ipermobili. La mobilità del gomito è limitata ed è stata osservata una tendenza alla dislocazione. Le caratteristiche facciali diventano con il tempo peculiari. Segni meno comuni sono il viso allungato e scavato, spesso associato alla fronte alta, alle rime palpebrali oblique verso il basso, al naso aquilino o prominente, al filtro lungo, al palato ogivale e alle orecchie grandi e prominenti. La lassità cutanea è variabile e può peggiorare con l'età, manifestandosi con rughe e rilassamento cutaneo a livello del torace. I capelli non sono di solito atipici, anche se alcuni pazienti presentano capelli crespi e grossolani. È comune l'ernia inguinale. Sono frequenti le anomalie vascolari, come le vene varicose, e sono stati descritti aneurismi arteriosi. Le capacità cognitive sono ridotte o al limite della normalità. Lo sviluppo puberale è normale. La OHS è dovuta alle mutazioni del gene ATP7A (Xq21.1), che codifica per una proteina del trasporto del rame, l'alfa polipeptide-ATPasi trasportante Cu2+. I pazienti affetti dalla forma più lieve presentano mutazioni, che producono una proteina parzialmente funzionante o che riducono i livelli della proteina, che per il resto è normalmente funzionante. La diagnosi si basa sui segni clinici. Le radiografie mostrano esostosi simmetriche in sede occipitale (cosiddetti corni occipitali), che emergono caratteristicamente dall'osso occipitale con un orientamento verso il basso. Queste esostosi possono osservarsi all'età di 1-2 anni, anche se di solito si evidenziano solo verso i 5-10 anni, e continuano a crescere fino all'inizio dell'età adulta. La diagnosi viene confermata dall'identificazione di una mutazione patogenetica del gene ATP7A. Tuttavia, a causa delle dimensioni significative del gene e dell'eterogeneità delle mutazioni, può essere necessario un lungo periodo di tempo prima di identificare il difetto presente in una specifica famiglia. Pertanto, nelle famiglie a rischio, è importante individuare la mutazione del gene ATP7A e identificare le femmine eterozigoti, prima di un'eventuale gravidanza e della diagnosi prenatale. Il trattamento è essenzialmente sintomatico. L'assunzione precoce di integratori per via parenterale, a base di rame-istidina, può modificare la progressione della malattia, anche se non esistono studi al riguardo. La prognosi è variabile e l'attesa di vita è considerevolmente più lunga rispetto a quella della MD.
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