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Nanismo MULIBREY
Definizione della malattia
È un difetto raro dello sviluppo dell'embrione caratterizzato da ritardo della crescita e segni clinici multiorgano.
ORPHA:2576
Livello di Classificazione: MalattiaRiassunto
Dati epidemiologici
La prevalenza non è nota. Sono stati descritti circa 150 casi in tutto il mondo, di cui la maggior parte in Finlandia, dove la prevalenza alla nascita è di 1/37.000.
Descrizione clinica
Il nanismo Mulibrey (MUL) esordisce in epoca neonatale e durante l'infanzia. È caratterizzato da ritardo della crescita pre- e post-natale, macrocefalia relativa, assottigliamento degli arti e dismorfismi craniofacciali caratteristici (scafocefalia, viso triangolare, fronte ampia e sella nasale infossata). Lo sviluppo psicomotorio è per lo più normale. Spesso i neonati presentano difficoltà di alimentazione. I bambini sono predisposti a problemi respiratori. I segni clinici caratteristici comprendono la punteggiatura giallastra della porzione medio-periferica della retina, la voce acuta e i nevi flammei cutanei. Gli esami radiologici evidenziano l'assottigliamento delle ossa lunghe con ispessimento della corticale, il restringimento dei canali midollari, la displasia fibrosa, la sella turcica a forma di J e le dimensioni ridotte della gabbia toracica. Il segno clinico più grave della malattia è la cardiopatia restrittiva perimiocardica. Spesso i pazienti presentano epatomegalia e steatosi epatica. Un segno clinico rilevante a livello metabolico è l'insulino-resistenza; oltre il 90% degli adulti presenta livelli molto elevati di insulina a digiuno, che causano il diabete di tipo 2 nella metà dei pazienti. Sono stati osservati tumori in diversi organi interni; il tumore maligno più frequente è il tumore di Wilms. Le femmine sono ad alto rischio di sviluppare fibrotecomi ovarici. Altri segni clinici caratteristici sono l'ipogonadismo primitivo, sia nei maschi che nelle femmine, e l'infertilità.
Dati eziologici
Il MUL è causato da mutazioni nel gene TRIM37 (17q22), che codifica la proteina perossisomiale TRIM37, la cui funzione non è nota. La malattia è stata diagnosticata e confermata con le analisi molecolari in 110 pazienti finlandesi e 30 non finlandesi. In Finlandia, in tutti i pazienti è stata riscontrata una mutazione principale del fondatore, che in meno del 10% dei casi è eterozigote composta, associata ad un'altra mutazione. I pazienti non finlandesi presentano mutazioni private. Ad oggi, sono state individuate circa 30 mutazioni patogenetiche.
Metodi diagnostici
La diagnosi si basa sull'esame obiettivo e sull'osservazione dei segni clinici minori e maggiori. L'analisi molecolare conferma la diagnosi. In Finlandia sono disponibili analisi molecolari per le due mutazioni più comuni del gene TRIM37; tuttavia, soprattutto per i pazienti non finlandesi, è necessario il sequenziamento dell'intero gene TRIM37, che di solito è adeguatamente coperto dal sequenziamento dell'esoma e dai pannelli basati sul sequenziamento mirato di seconda generazione (NGS).
Diagnosi differenziale
La diagnosi differenziale si pone con i disturbi della crescita associati a dismorfismi e ritardo della crescita ad esordio prenatale, in particolare con la sindrome di Silver-Russell e la sindrome 3M.
Diagnosi prenatale
Le analisi molecolari prenatali sono possibili, ma sono raccomandate solo per le famiglie affette dalla malattia.
Consulenza genetica
Il MUL è una malattia autosomica recessiva. Si raccomanda la consulenza genetica per le coppie affette.
Presa in carico e trattamento
La diagnosi e la presa in carico precoce dei problemi di alimentazione, respiratori e cardiaci sono di fondamentale importanza. Un follow-up cardiovascolare regolare è essenziale, così come la valutazione della crescita e della pubertà. Si raccomanda il monitoraggio ecografico addominale a causa dell'elevato rischio di tumori, in particolare il tumore di Wilms, e di anomalie in vari organi. A partire dall'adolescenza, è necessario monitorare il metabolismo del glucosio. Le femmine necessitano di un regolare follow-up ginecologico.
Prognosi
La gravità della cardiopatia costituisce il principale fattore prognostico. La sopravvivenza media è ridotta, ma non si esclude un'aspettativa di vita normale.
Un testo su questa malattia è disponibile in Deutsch (2019) English (2019) Español (2019) Français (2019) Nederlands (2019) Hebrew (2021, pdf) Polski (2007, pdf) Polski (2007)
Informazioni supplementari