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Eritrocheratoderma variabilis progressiva
Definizione della malattia
L'eritrocheratodermia varibile progressiva (EKVP) è una forma di eritrocheratodermia caratterizzata dall'associazione tra ipercheratosi ed eritema, che si manifesta con lesioni circoscritte e persistenti, occasionalmente variabili. Si ritiene che l'eritrocheratodermia simmetrica progressiva (PSEK) e l'eritrocheratodermia variabile (EKV) non siano due malattie distinte, ma quadri clinici della stessa malattia, attualmente nota come EKVP.
ORPHA:308166
Livello di Classificazione: Gruppo di malattie- Sinonimo/i : -
- Prevalenza: -
- Trasmissione: -
- Età di esordio: Neonatal, Infanzia
- ICD-10: -
- OMIM: -
- UMLS: C5681068
- MeSH: -
- GARD: 10923
- MedDRA: -
Riassunto
Dati epidemiologici
L'eritrocheratodermia è una malattia cutanea rara, con una prevalenza stimata di circa 1/2.000.000. I maschi e le femmine sono interessati in eguale misura.
Descrizione clinica
Di solito la malattia esordisce nei primi mesi di vita oppure durante l'infanzia. È stato descritto anche un eritema connatale. I pazienti presentano lesioni eritematose e placche ipercheratosiche ben delineate, disposte simmetricamente. Le lesioni si localizzano prevalentemente sulla superficie estensoria delle estremità superiori e inferiori, sulle natiche e sul viso. Le placche tendono a progredire durante l'infanzia, per poi stabilizzarsi. La PSEK e l'EKV mostrano un notevole grado di sovrapposizione; il principale segno differenziale è l'eritema migrante nei pazienti affetti da EKV. La caratteristica migrante delle lesioni può modificarsi nel tempo, nei diversi periodi della vita. Di solito il palmo delle mani e la pianta dei piedi sono normali, anche se alcuni pazienti presentano un cheratoderma palmo-plantare. Può associarsi un prurito molto lieve. Il quadro clinico può migliorare solo in rari casi.
Dati eziologici
L'EKVP è causata dalle mutazioni nei geni della connessina GJB4 (1p35-p34) che codifica per la connessina-30.3 o GJB3 (1p34), che codifica per la connessina-31. Le connessine sono proteine che formano giunzioni comunicanti che consentono il trasporto e la segnalazione tra le cellule contigue nell'epidermide. Dato che alcuni pazienti non consanguinei appartenenti a diverse etnie sono risultati negativi all'analisi dei geni della connessina, si ritiene che debbano ancora essere individuati altri geni-malattia. Sono state descritte anche mutazioni de novo in GJA1 (6q22.31) in pazienti affetti da EKVP.
Metodi diagnostici
La diagnosi si basa sulla presenza dei segni clinici caratteristici. I risultati dell'analisi istopatologica sono aspecifici. Nel caso dell'EKV, la microscopia ottica individua l'ipercheratosi ortocheratosica ''ad intreccio di cesti'', l'acantosi moderata-grave con prominenza dello strato granulare e la papillomatosi; nel caso della PSEK, evidenzia acantosi dell'epidermide ad intreccio di cesti e, spesso, ipercheratosi paracheratosica areata. Lo strato granulare è prominente e occasionalmente mostra una vacuolizzazione intracellulare. E' comune l'ostruzione follicolare. Nel caso dell'EKV, l'esame al microscopio elettronico evidenzia un numero ridotto di cheratinosomi nello strato granuloso e occasionalmente raggruppamenti di tonofilamenti; nel caso dell'PSEK, evidenzia una vacuolizzazione perinucleare e la presenza di vacuoli simil-lipidici o di inclusioni laminate nello strato corneo, anche se questi segni non consentono di formulare la diagnosi.
Diagnosi differenziale
La diagnosi differenziale si pone con altre malattie caratterizzate da lesioni eritematose e ipercheratosiche, come la sindrome KID, la cheratodermia ereditaria mutilante con ittiosi, la pitiriasi rubra pilare e la psoriasi.
Consulenza genetica
La maggior parte dei casi ha una trasmissione autosomica dominante, ma circa il 40% è sporadico. È stato descritto anche un modello di trasmissione autosomico recessivo, che deve essere tenuto in considerazione quando si fornisce la consulenza genetica, soprattutto nelle famiglie consanguinee.
Presa in carico e trattamento
Il trattamento è sintomatico. Spesso si usano emollienti con scarsi risultati. I cheratolitici o l'acitretina per via orale consentono di ridurre lo spessore delle lesioni. In alcuni casi l'isotretinoina è stata usata al posto dell'acitretina.
Prognosi
L'EKVP non è una malattia letale, ma può influenzare la qualità di vita del paziente e rappresenta un handicap sociale a causa dell'aspetto della cute. Lo stato generale della salute non viene comunque compromesso.
Un testo su questa malattia è disponibile in English (2015) Español (2015) Nederlands (2015) Japanese (2019, pdf)
Informazioni supplementari