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Vitreo-retino-coroidopatia autosomica dominante
Definizione della malattia
La vitreoretinocoroidopatia autosomica dominante (ADVIRC) è una malattia vitreo-retinica genetica, caratterizzata da anomalie dello sviluppo oculare, come la microcornea, la camera anteriore bassa, il glaucoma e la cataratta. È presente una pigmentazione anomala della corioretina, di solito tra le vene vorticose e l'ora serrata su 360 gradi.
ORPHA:3086
Livello di Classificazione: MalattiaRiassunto
Dati epidemiologici
La ADVIRC è stata descritta in almeno tre famiglie.
Descrizione clinica
L'età di esordio è variabile: la malattia può manifestarsi anche nell'infanzia. La ADVIRC si associa ad anomalie dello sviluppo oculare, che comprendono il microftalmo/nanoftalmo, la microcornea, l'ipermetropia/l'elevata miopia, la camera anteriore bassa, il glaucoma ad angolo chiuso, la disgenesia dell'iride, il colletto pupillare anomalo, la microsferofachia con lievi opacità del cristallino (cataratta subcapsulare/posteriore congenita o ad esordio precoce), la gliosi del disco ottico e la displasia del nervo ottico. Alcuni pazienti possono andare incontro alla perdita della vista. La visione dei colori è di solito normale. Può essere presente un discreto nistagmo rotatorio. Inoltre, può manifestarsi un edema retinico da incompetenza vascolare. La ADVIRC si caratterizza per una banda circolare retinica periferica iperpigmentata, opacità retiniche bianche puntiformi, una condensazione fibrillare delle anomalie vitree e vascolari e la neovascolarizzazione. Non sono state identificate anomalie scheletriche o sistemiche.
Dati eziologici
La ADVIRC è causata dalle mutazioni di BEST1 (11q12) (Val86Met, Val235Ala e Tyr236Cys), che codifica per la bestrofina-1 (espressa per lo più nell'epitelio pigmentato retinico, EPR), formando un canale del cloro attivato dal calcio, implicato nella regolazione dei canali del calcio voltaggio-dipendenti. Queste mutazioni possono alterare il normale splicing di BEST1 e provocare un'alterazione in-frame della bestrofina-1. Tuttavia, non sono ancora state definite le conseguenze funzionali di queste alterazioni proteiche in-frame.
Metodi diagnostici
La diagnosi della ADVIRC si basa sulla presenza nell'elettroretinogramma a tutto campo di segnali provenienti dai coni e dai bastoncelli di ampiezza normale-bassa/impercettibile (disfunzione generalizzata dei coni e dei bastoncelli), sulle anomalie rilevate dall'elettro-oculogramma (EOG) (la risposta alla luce registrata dall'EOG è ridotta con conseguente riduzione dell'indice di Arden), e su uno spessore normale della macula con la tomografia a coerenza ottica. La fondoscopia rivela caratteristicamente una banda concentrica iperpigmentata nell'estrema periferia di un quadrante, con una demarcazione posteriore ben definita, atrofia corioretinica medio-periferica e displasia del nervo ottico. L'autofluorescenza del fondo dell'occhio può mostrare un quadro normale. Inizialmente, il perimetro di Goldmann è normale, ma con l'età il campo visivo tende a restringersi lievemente. La diagnosi è confermata dallo screening molecolare di BEST1.
Diagnosi differenziale
La sindrome MRCS (si veda questo termine) è in genere più grave della ADVIRC. Tuttavia, queste due malattie correlate a BEST1 mostrano entrambe anomalie pigmentarie della retina, distrofia retinica, microcornea e cataratta a esordio precoce, condizioni che si sovrappongono e costituiscono probabilmente un continuum. La diagnosi differenziale si pone anche con la distrofia maculare vitelliforme di Best (BVMD), la distrofia vitelliforme foveomaculare ad esordio nell'età adulta e la bestrofinopatia autosomica recessiva (si vedano questi termini).
Consulenza genetica
La trasmissione è autosomica dominante ed è possibile la consulenza genetica.
Presa in carico e trattamento
La presa in carico è per lo più sintomatica. In caso di neovascolarizzazione coroidale, il trattamento può richiedere la fotocoagulazione laser o il rilascio intravitreale di agenti anti-fattore di crescita dell'endotelio vascolare, come il bevacizumab e il ranibizumab. L'edema maculare cistoide può essere trattato con i tradizionali inibitori dell'anidrasi carbonica (CAI) sia a livello sistemico che topico. Se il quadro è complicato dal glaucoma, il trattamento classico può prevedere l'uso di agenti topici, come i CAI, per abbassare la pressione intraoculare. L'iridotomia laser può essere proposta nel caso di rischio di glaucoma ad angolo chiuso. Inoltre, alcuni casi possono richiedere l'intervento chirurgico.
Prognosi
La maggior parte dei pazienti conserva un'acuità visiva abbastanza buona per tutta la vita, sebbene essa possa diminuire in modo considerevole a causa dell'edema maculare, dell'atrofia corioretinica o, raramente, del distacco della retina e dell'emorragia vitreale.
Informazioni supplementari