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Sindrome di Liddle
Definizione della malattia
La sindrome di Liddle è una rara forma ereditaria di ipertensione, caratterizzata da grave ipertensione ad esordio precoce, associata alla diminuzione dei livelli plasmatici di potassio, renina e aldosterone.
ORPHA:526
Livello di Classificazione: MalattiaRiassunto
Un testo più recente su questa malattia è disponibile in inglese
Dati epidemiologici
La prevalenza non è nota. Sono stati descritti circa 80 casi.
Descrizione clinica
L'ipertensione grave viene diagnosticata nei pazienti giovani, dal periodo neonatale alla prima età adulta (<35 anni di età). I bambini sono di solito asintomatici. Gli adulti possono presentare i sintomi dell'ipokaliemia, come la debolezza, l'affaticamento, la mialgia, la costipazione o le palpitazioni. È spesso presente una storia familiare di ipertensione su più generazioni, che fa ipotizzare una trasmissione autosomica dominante.
Dati eziologici
La sindrome di Liddle è dovuta alle mutazioni con guadagno di funzione dei geni che codificano per il canale epiteliale del sodio (ENaC), implicato nel riassorbimento del sodio nei tratti distali dei tubuli renali. Il canale comprende tre subunità (alfa, beta, gamma) e le mutazioni si localizzano nella porzione C-terminale delle subunità beta e gamma, codificate dai geni SCNN1B e SCNN1G (16p13-p12) rispettivamente, nella regione "motivo PY", ricca in prolina. Queste mutazioni vanno ad intaccare l'interazione del ENaC con la proteina Nedd4 (E3 ligasi), provocandone la degradazione da parte del sistema ubiquitina-proteasoma. Questo causerebbe l'espressione costitutiva dei canali ENac sulla membrana che induce il riassorbimento del sodio, secondaria alla secrezione di potassio e infine all'ipertensione.
Metodi diagnostici
La diagnosi può essere sospettata dopo il riscontro fortuito di ipertensione a esordio precoce, in particolare in presenza di una storia familiare. La diagnosi viene confermata dal dosaggio degli elettroliti nel sangue e nelle urine, che mostra ipokaliemia, livelli plasmatici ridotti o normali di renina e aldosterone, alcalosi metabolica, con un aumento dei livelli plasmatici di sodio, e una diminuzione dell'escrezione urinaria di sodio e aldosterone ed un aumento del potassio. La diagnosi è confermata dai test genetici.
Diagnosi differenziale
Il quadro clinico è simile a quello dell'iperaldosteronismo primitivo (si veda questo termine), anche se il profilo ormonale assomiglia a quello dell'iporeninemia-ipoaldosteronismo (si veda questo termine).
Consulenza genetica
La trasmissione è autosomica dominante.
Presa in carico e trattamento
Il trattamento si basa sulla somministrazione di diuretici risparmiatori di potassio, come l'amiloride o il triamterene, che bloccano l'attività del ENaC, riducendo la pressione sanguigna e correggendo l'ipokaliemia e l'alcalosi metabolica. Non sono efficaci le terapie antipertensive tradizionali. I pazienti devono seguire una dieta povera in sodio.
Prognosi
In presenza di trattamento, la prognosi è buona. In caso contrario, possono spesso insorgere complicazioni cardiovascolari e renali.
Un testo su questa malattia è disponibile in Deutsch (2011) Português (2011) English (2020) Español (2020) Français (2020) Nederlands (2020) Polski (2011, pdf) Suomi (2011, pdf)
Informazioni dettagliate
Linee guida
- Linee guida per l'anestesia
- Czech (2015) - Orphananesthesia
- English (2015) - Orphananesthesia
- Deutsch (2015) - Orphananesthesia
Test genetici
- Guida per il test diagnostico
- Français (2015, pdf) - ANPGM


Informazioni supplementari