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Albinismo oculare recessivo legato all'X
Definizione della malattia
L'albinismo oculare recessivo legato all'X (XLOA) è una malattia rara con ipopigmentazione oculare, ipoplasia della fovea, nistagmo, fotodisforia e ridotta acuità visiva nei maschi.
Riassunto
Dati epidemiologici
La prevalenza alla nascita è di 1/60 000/150.000 nati vivi maschi.
Descrizione clinica
Il nistagmo, di rado associato a movimenti ritmici della testa, di solito si sviluppa nei maschi affetti nei primi 3 mesi di vita. Può diminuire con il tempo, ma solo di rado regredisce del tutto. La migliore acuità visiva corretta è di solito compresa tra 20/40 e 20/200 e spesso migliora nell'infanzia. Si osservano spesso fotodisforia, strabismo e assente o ridotta stereoacuità. Altri segni oculari sono la translucenza iridea, l'ipoplasia della fovea, l'ipopigmentazione del fondo e un'eccessiva decussazione dei nervi dall'occhio al cervello. Si osservano a volte macchie ipopigmentate irregolari sulle estremità, anche se spesso sfuggono all'esame clinico. Le femmine portatrici sono di frequente asintomatiche. Lo XLOA è meno grave nei soggetti con pigmentazione cutanea costitutiva scura che in quelli con pigmentazione più chiara.
Dati eziologici
È causato da una mutazione nel gene del recettore accoppiato a proteine G 143, GPR143 (Xp22.3), che codifica per una glicoproteina di membrana presente nei melanosomi. Si ritiene che le rare femmine sintomatiche, come i maschi, siano omozigoti per GPR143, o siano parzialmente monosomiche per il braccio corto dell'X o presentino un'inattivazione delettiva del cromosoma X selvatico.
Metodi diagnostici
La diagnosi si basa sui segni oculari tipici e l'analisi molecolare. Una storia familiare coerente con la trasmissione legata all'X fornisce un'ulteriore evidenza. Nel 90% dei casi, è presente una mutazione di GPR143. La biopsia cutanea mostra di solito macroglobuli di melanina (macromelanosomi), che non sono patognomonici. Le portatrici obbligate possono essere identificate per la presenza di chiazze irregolari o striature di pigmento nella retina medio-periferica (mosaicismo pigmentario), espressione dell'inattivazione casuale di X.
Diagnosi differenziale
Le diagnosi differenziali si pongono con le altre forme di albinismo oculocutaneo (OCA), il monocromatismo dei coni blu, la cecità notturna stazionaria congenita, l'albinismo oculare con sordità neurosensoriale, la distrofia dei coni con risposta anomala dei bastoncelli, l'amaurosi congenita di Leber, l'acromatopsia completa ed incompleta, il nistagmo congenito legato all'X, la sindrome infantile da nistagmo autosomica dominante.
Diagnosi prenatale
Nel caso di femmine portatrici di una mutazione in GPR143, è possibile la diagnosi molecolare prenatale sui villi coriali o sugli amniociti. È disponibile la diagnosi genetica preimpianto.
Consulenza genetica
La trasmissione è recessiva legata all'X ed è possibile la consulenza genetica. I maschi affetti non trasmettono la mutazione patogenetica ai loro figli, ma tutte le loro figlie sono portatrici obbligate. Le femmine portatrici hanno una probabilità del 50% di trasmettere la mutazione ai loro figli, maschi o femmine, sebbene la malattia si manifesti solo nei figli maschi. Ai soggetti a rischio può essere offerta l'analisi molecolare per identificare i portatori.
Presa in carico e trattamento
Si raccomandano esami oftalmologici annuali prima dei 16 anni, mentre in seguito la cadenza dovrebbe essere ogni 2-3 anni. Il trattamento prevede la correzione visiva con occhiali o lenti a contatto. Gli occhiali da sole, le lenti fotocromatiche e gli occhiali speciali filtranti possono aiutare ad alleviare la fotodisforia. La chirurgia dei muscoli extraoculari può essere utile per ripristinare l'allineamento e/o migliorare la postura compensativa della testa da nistagmo. Possono essere necessari ausili visivi, l'ingrandimento elettronico delle dimensioni dei caratteri e l'educazione speciale per i non vedenti. Per evitare ustioni e tumori cutanei, devono essere indossati cappelli/berretti, indumenti e crema solare sulla cute esposta.
Prognosi
Non è letale. L'acuità visiva ridotta e le conseguenze sociali possono avere un impatto sulla vita quotidiana del paziente.
Informazioni dettagliate
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- Articolo di genetica clinica
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Informazioni supplementari