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Sindrome di Nance-Horan
ORPHA:627
Livello di Classificazione: MalattiaRiassunto
La sindrome di Nance-Horan (SNH) è caratterizzata dall'associazione, in pazienti maschi, tra cataratta congenita con microcornea, anomalie dei denti e dismorfismi facciali. La prevalenza non è nota. La SNH è una malattia rara, probabilmente sottodiagnosticata; sono state descritte 36 famiglie. I sintomi oculari consistono nella cataratta congenita (100% dei casi) bilaterale, di solito grave, opaca e molto spesso totale, associata a microcornea (96%) o a microftalmia. Nel 93% dei casi causa grave deficit visivo, con nistagmo (93%), a volte associato a strabismo (43%). Le anomalie dei denti sono quasi costanti, interessano sia quelli permanenti che quelli decidui e hanno un alto valore diagnostico, anche se spesso sono trascurate. I difetti più frequenti sono i diastemi, la presenza di incisivi e i denti posteriori sovrannumerari, spesso dismorfici (sono caratteristici i denti 'a forma di cacciavite'). I dismorfismi facciali sono comuni e comprendono il viso lungo, il prognatismo, il naso largo con sella alta e orecchie grandi spesso prominenti. È stato osservato deficit cognitivo in circa il 30% dei casi, con discreta variabilità inter e intrafamiliare. Si tratta di solito di un deficit lieve o moderato (80%), senza ritardo motorio; nel 20% dei casi può essere grave/profondo e associarsi a tratti autistici. Nelle femmine eterozigoti, i segni clinici si sovrappongono a quelli dei maschi affetti, anche se sono più lievi e spesso subclinici. La SNH è una malattia genetica a trasmissione semi-dominante legata all'X con penetranza elevata nelle femmine eterozigoti. La malattia è dovuta a mutazioni nel gene SNH localizzato sul cromosoma Xp22.2, che tipicamente producono una proteina tronca. L'espressione differenziale delle due isoforme di SNH, SNH-A e SNH-1A e la diversa localizzazione subcellulare delle proteine che codificano per queste isoforme spiegano in parte la variabilità della sintomatologia clinica. In assenza di marcatori biologici, la diagnosi si basa sul quadro clinico. L'individuazione delle anomalie dei denti necessita di attenti esami clinici e radiologici mirati. La diagnosi differenziale si pone con la microftalmia legata all'X, la sindrome di Lenz, la sindrome oculo-facio-cardio-dentale (OFCD), la sindrome oculo-cerebro-renale (sindrome di Lowe) (si vedano questi termini). La consulenza genetica e la diagnosi prenatale possono basarsi sulla diagnosi molecolare. Le anomalie oculari spesso richiedono la correzione chirurgica, per l'estrazione della cataratta, che molto spesso non dà risultati soddisfacenti. Le complicazioni (glaucoma, distacco della retina, ecc.) vengono trattate dal punto di vista medico e chirurgico, a seconda della tipologia e della gravità. Il coinvolgimento oculare spesso necessita di una presa in carico educativa adeguata alla disabilità visiva e, spesso, di scolarità presso scuole speciali per i soggetti affetti da deficit visivi. Le anomalie dei denti richiedono un trattamento ortodontico. Il deficit cognitivo necessita di un'educazione appropriata.
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