Cerca una malattia rara
Altra/e opzione/i di ricerca
Acrodisostosi
Definizione della malattia
L'acrodisostosi (ACRDYS) è una displasia acromelica caratterizzata da brachidattilia grave, disostosi periferica e facciale, ipoplasia del naso e ritardo dello sviluppo.
ORPHA:950
Livello di Classificazione: Malattia- Sinonimo/i
:
- Acrodisostosi con o senza resistenza multipla agli ormoni
- Acrodisplasia
- Sindrome di Arkless-Graham
- Sindrome di Maroteaux-Malamut
- Prevalenza: Sconosciuto
- Trasmissione: Autosomica dominante
- Età di esordio: Neonatal, Prenatale
- ICD-10: Q75.4
- ICD-11: LD2F.16
- OMIM: 101800 614613
- UMLS: C0220659
- MeSH: C538179
- GARD: 5724
- MedDRA: 10079856
Riassunto
Dati epidemiologici
Sono stati descritti meno di 80 casi.
Descrizione clinica
I segni clinici caratteristici comprendono la disostosi periferica grave (bassa statura e brachidattilia dei metacarpi, dei metatarsi e delle falangi), la disostosi facciale (viso largo, occhi iperdistanziati e ipoplasia maxillonasale) e il ritardo dello sviluppo. Spesso i pazienti presentano un'età ossea avanzata, una riduzione della distanza interpeduncolare tra le vertebre ed obesità. Diversi segni clinici dell'acrodisostosi ricordano quelli caratteristici dell'osteodistrofia ereditaria di Albright (AHO), come la bassa statura, l'obesità e la brachidattilia (che nell'AHO interessa solo il quarto e quinto metacarpo e metatarso). Nella metà circa dei pazienti la malattia esordisce in epoca prenatale, ed è caratterizzata dalla resistenza multipla agli ormoni, in particolare all'ormone paratiroideo (PTH) e all'ormone tireostimolante (TSH). I pazienti con mutazioni nel gene PRKAR1A (affetti da ACRDYS tipo 1) presentano costantemente una significativa resistenza agli ormoni, mentre i soggetti con mutazioni nel gene PDE4D (affetti da ACRDYS tipo 2) raramente presentano una resistenza agli ormoni che, se presente, è comunque relativamente lieve. La malattia può associarsi a disabilità intellettiva e/o disturbi comportamentali di grado variabile.
Dati eziologici
L'acrodisostosi è causata da mutazioni eterozigoti nei geni PRKAR1A (17q24.2) o PDE4D (5q11.2-q12.1). Le mutazioni con guadagno di funzione di PRKAR1A comportano una perdita di funzione costitutiva nella protein-chinasi A (attraverso la riduzione dell'affinità delle subunità della proteina al cAMP, che impedisce la dissociazione dalla subunità catalitica). Per contro, il difetto funzionale di PDE4D non è ancora stato individuato, ma si ritiene che si tratti anche in questo caso di un guadagno di funzione, che comporta una perdita di funzione costitutiva della protein-chinasi A, quanto meno nei tessuti scheletrici.
Metodi diagnostici
La diagnosi si basa sui segni clinici, sugli esiti degli esami biochimici e sulle radiografie (che evidenziano le epifisi a forma di cono). Lo screening dei geni PRKAR1A e PDE4D conferma la diagnosi. I livelli basali di cAMP nelle urine, normalizzati con la creatininuria, che riflettono l'attività biologica del PTH nel tubulo renale prossimale, sono significativamente elevati nei pazienti con mutazioni nel gene PRKAR1A, ma non in quelli con mutazioni nel gene PDE4D.
Diagnosi differenziale
La diagnosi differenziale si pone con la brachidattilia tipo E, con lo pseudoipoparatiroidismo 1A e con lo pseudopseudoipoparatiroidismo.
Diagnosi prenatale
La diagnosi prenatale è possibile nelle famiglie che presentano una mutazione patogenetica nota.
Consulenza genetica
La maggior parte dei casi sono sporadici, ma sono state descritte alcune famiglie nelle quali la trasmissione è autosomica dominante. In questi casi, la consulenza genetica è possibile.
Presa in carico e trattamento
Non è disponibile alcun trattamento specifico. Si raccomanda lo screening dei pazienti per le resistenze agli ormoni, in particolare al PTH e al TSH. Il trattamento si basa sugli stessi criteri e dosaggi, e prevede lo stesso follow-up applicati alle altre forme di ipoparatiroidismo ed ipotiroidismo. I pazienti devono essere trattati per le eventuali endocrinopatie associate. Si raccomandano una dieta e uno stile di vita appropriati alla prevenzione dell'obesità, nonché misure di supporto alle funzioni cognitive. Nei bambini si raccomanda di monitorare l'altezza, la velocità di crescita e lo sviluppo puberale.
Prognosi
La prognosi non è nota in quanto non sono disponibili dati a lungo termine sui pazienti. Tuttavia, le sequele funzionali possono compromettere la qualità della vita.
Un testo su questa malattia è disponibile in Deutsch (2019) English (2019) Español (2019) Français (2019) Nederlands (2019) Hebrew (2020, pdf)
Informazioni supplementari