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Sindrome da interruzione del peduncolo ipofisario
ORPHA:95496
Livello di Classificazione: Malattia- Sinonimo/i
:
- Neuroipofisi ectopica
- PSIS
- Prevalenza: Sconosciuto
- Trasmissione: Non applicabile o Autosomica dominante o Autosomica recessiva
- Età di esordio: Infanzia
- ICD-10: E23.6
- ICD-11: 5A61.0
- OMIM: -
- UMLS: -
- MeSH: -
- GARD: -
- MedDRA: -
Riassunto
La sindrome da interruzione del peduncolo ipofisario (PSIS) è un'anomalia ipofisaria congenita, che esita in un deficit dell'ipofisi. È caratterizzata da una triade che comprende l'interruzione o l'assottigliamento del peduncolo ipofisario, l'ectopia (EPP) o l'assenza della ghiandola ipofisaria posteriore e l'ipoplasia/aplasia della ghiandola ipofisaria anteriore alla risonanza magnetica (RM). In alcuni pazienti l'anomalia si limita alla sola EPP (nota anche come neuroipofisi ectopica) o all'interruzione del peduncolo ipofisario. La prevalenza della PSIS non è conosciuta, ma sono noti circa 1.000 casi, con o senza triade completa. Nel periodo neonatale, la PSIS è caratterizzata da ipoglicemia, ittero protratto, difetti congeniti e micropene e/o criptorchidismo, segni che suggeriscono un deficit dell'asse ipotalamo-ipofisario. La PSIS può associarsi al parto podalico, al taglio cesareo e/o a un indice di Apgar basso. Le condizioni alla nascita costituiscono verosimilmente la conseguenza piuttosto che la causa della PSIS. Successivamente, durante l'infanzia, i segni suggestivi della PSIS sono la bassa statura, il ritardo della crescita e/o la differenza tra l'altezza effettiva e il bersaglio familiare, che è superiore a 1.5 deviazioni standard. I pazienti presentano anche epilessia, ipotensione e/o ritardo mentale. La PSIS si associa alla displasia setto-ottica e all'anemia di Fanconi (si vedano questi termini). L'eziologia esatta della PSIS non è nota. Sono state identificate mutazioni nel gene che codifica per il fattore di trascrizione HESX1 (3p21.2-p21.1), sia nei pazienti affetti da PSIS isolata che in quelli con PSIS associata alla displasia setto-ottica. La PSIS si associa anche alle mutazioni del gene LHX4 (1q25). Nella maggior parte dei pazienti non è stata identificata una causa genetica. Tuttavia, la presenza di forme familiari e l'associazione tra PSIS, il micropene e i difetti congeniti, in particolare agli occhi, suggerisce un'origine prenatale. La diagnosi viene sospettata in base al quadro clinico, ai livelli bassi dell'ormone della crescita (GH) dopo test di stimolazione e ai livelli bassi del fattore di crescita insulino-simile 1. La diagnosi è confermata dalla RM, che mostra l'EPP come un nodulo iperintenso nella regione del recesso infundibolare del terzo ventricolo. La PSIS si diagnostica in base al riscontro di deficit permanente di GH. È necessario determinare se il deficit di GH sia isolato o associato ad altri deficit dell'ipofisi anteriore (70% delle PSIS). Se la PSIS è diagnosticata mediante RM, la probabilità di una diagnosi sbagliata è estremamente bassa. La probabilità che la malattia sia familiare è inferiore o uguale a 5%. Il trattamento si basa sulla terapia sostitutiva dei difetti ormonali, in particolare quelli di GH, tiroxina, idrocortisone e, durante la pubertà, degli steroidi sessuali. È importante diagnosticare la PSIS alla nascita per evitare l'ipoglicemia, l'insufficienza surrenale secondaria, le complicazioni cerebrali correlate ed evitare il rischio per la vita. La prognosi è buona se la diagnosi e il trattamento sono tempestivi. Il ritardo nella diagnosi e nel trattamento può comportare l'insorgere di un'epilessia da ipoglicemia e/o di un'ipotensione da deficit di cortisolo e/o il ritardo mentale da deficit tiroideo. Di conseguenza, la mortalità e la morbilità dei pazienti affetti da PSIS sono superiori a quelle della popolazione generale, in particolare prima dei due anni di vita.
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