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Sindrome dello shock tossico da stafilococco
Definizione della malattia
La sindrome da shock tossico da stafilococco (TSS stafilococcica) è una malattia acuta mediata dalla produzione di tossine superantigeniche, caratterizzata da febbre alta, eruzione cutanea seguita da desquamazione, ipotensione, vomito e diarrea, che può esitare nell'insufficienza multiorgano. È causata da un'infezione batterica da Staphylococcus aureus.
ORPHA:99919
Livello di Classificazione: Sottotipo della malattia- Sinonimo/i
:
- TSS da stafilococco
- Prevalenza: Sconosciuto
- Trasmissione: Non applicabile
- Età di esordio: Qualsiasi età
- ICD-10: A48.3
- ICD-11: 1C45.1
- OMIM: -
- UMLS: C3714602
- MeSH: -
- GARD: -
- MedDRA: 10044250
Riassunto
Dati epidemiologici
L'incidenza della TSS stafilococcica negli Sati Uniti varia tra 1/192.000 e 1/156.000 casi l'anno. A seguito della riduzione della TSS mestruale collegata al modificarsi dell'uso dei tamponi, la TSS non-mestruale oggi rappresenta fino al 50% dei casi di TSS stafilococcica.
Descrizione clinica
La TSS stafilococcica si osserva soprattutto nelle donne adulte peraltro sane. Tuttavia, la TSS stafilococcica non mestruale è stata osservata anche nei maschi e nei bambini. L'esordio è improvviso, con febbre elevata (>38,9°C), nausea, diarrea, vomito, mialgia, dolore addominale e alla gola. A differenza della TSS streptococcica, la maggior parte dei casi di TSS stafilococcica presenta un'eruzione generalizzata, che insorge nei primi due giorni dalla comparsa dei sintomi e interessa sia le mucose che la cute. Durante la convalescenza, si evidenzia anche la desquamazione della cute. I segni più gravi comprendono lo stato confusionale, lo shock, la disfunzione renale e miocardica e la sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS). La ARDS è la causa più comune di decesso in corso di TSS stafilococcica.
Dati eziologici
La TSS stafilococcica è causata da un'infezione da Staphylococcus aureus, che rilascia tossine causando un'imponente reazione immunitaria che coinvolge prevalentemente le citochine e le chemochine. Questa reazione correla con l'attivazione delle cellule T, causata dalla produzione di superantigeni che aggirano la normale via di presentazione dell'antigene. Inizialmente la malattia era spesso secondaria all'uso massiccio di tamponi assorbenti e di dispositivi intravaginali (contraccettivi di barriera, coppetta mestruale) e alle infezioni correlate agli interventi chirurgici. Attualmente molti casi di TSS stafilococcica sono secondari alle complicanze delle infezioni suppurative o alla colonizzazione delle vie aeree superiori.
Metodi diagnostici
La diagnosi di TSS stafilococcica viene ipotizzata quando l'eruzione è seguita da desquamazione cutanea, shock e interessamento di almeno altri tre organi. Le analisi di laboratorio confermano la diagnosi con l'individuazione dei superantigeni stafilococcici (ad es. la tossina 1 della sindrome da shock tossico) nelle urine o nel siero. Solo raramente l'emocoltura è positiva per lo stafilococco.
Diagnosi differenziale
La diagnosi differenziale si pone con la TSS streptococcica, la febbre maculosa delle Montagne Rocciose, la leptospirosi, la febbre dengue, la febbre tifoidea, la peritonite, la polmonite, la malattia infiammatoria pelvica, la pericardite e l'infarto miocardico acuto, la meningococcemia, le eruzioni virali/farmacologiche/allergiche e lo shock settico.
Presa in carico e trattamento
L'esordio della TSS stafilococcica è improvviso e richiede un trattamento medico immediato in terapia intensiva. Il trattamento prevede la somministrazione di antibiotici (clindamicina) associata ad una terapia sintomatica (reidratazione, farmaci inotropi e vasosoppressori) e immunoglobuline per endovena (IVIG) per bloccare i superantigeni. In alcuni casi possono essere utili anche i corticosteroidi e la proteina C attivata ricombinante (derotrecogin-alfa). La dialisi può essere necessaria nei pazienti con disfunzione renale, mentre l'ossigenoterapia e la ventilazione meccanica sono indicate in quelli con ARDS. La vancomicina e il linezolid possono essere impiegati nei pazienti allergici alla penicillina oppure quando il ceppo è resistente alla meticillina. Le donne dovrebbero evitare l'uso di dispositivi intravaginali, a meno che non sia strettamente necessario, per minimizzare il rischio di TSS stafilococcica mestruale.
Prognosi
Di solito la prognosi è favorevole. La TSS stafilococcica ha un tasso di mortalità dell'1-6 %.
Informazioni supplementari